BOOM...!!

Perché due punti esclamativi? Per le due peculiarità che caratterizzano questo nuovo Certificato di BNP PARIBAS.

La prima consiste nella presenza di 5 sottostanti…sì cinque, sappiamo bene che non siamo abituati e la reazione immediata di stupore è comprensibile.

Che può però venire attenuata dal secondo punto esclamativo, vale a dire il rendimento stratosferico del 24% annuo.

Ottenuto non con titoli molto volatili o totalmente decorrelati, bensì con bancari europei.

Veniamo alla descrizione del Certificato:

 

NLBNPIT2MPH7

Verrà emesso lunedì 26 maggio e farà strike mercoledì 28.

I sottostanti sono:

MPS/ MEDIOBANCA/ COMMERZBANK/ BARCLAYS/ BANCO BPM

Rendimento: 2% al mese (24% p.a.) 

Barriere: 55% 

Rimborso Anticipato dal terzo mese (28/8/’25) con trigger al 90%, e successivo step down -1% al mese fino al 70%.

Durata biennale: scadenza (8/6/’27)

Si tratta quindi di un prodotto ‘particolare’, appunto, per la presenza di 5 sottostanti, compensata dall’alto rendimento e dalla possibilità di un rimborso anticipato favorito dal trigger al 90% già dal terzo mese.

Senza dimenticare che si tratta di titoli correlati e con una volatilità implicita media del 34%.

Sappiamo benissimo che la call fast può piacere o meno, ma viviamo in un momento di turbolenze, come la recente dichiarazione di Trump che ha criticato apertamente l’Unione Europea definendola ‘molto difficile da trattare’, facendo precipitare i mercati; oppure il “big beautiful bill”, la nuova proposta di legge fiscale promossa dall’amministrazione Trump alla Camera, col rischio di provocare un pesante effetto sul debito pubblico USA, aggravandolo ulteriormente.

Non entriamo nel merito dei singoli titoli, perchè già conosciuti da tutti e presenti come sottostanti in altri prodotti in ptf.

Ricordiamo che le trimestrali hanno tutte registrato risultati record, superiori alle attese, quindi ben posizionate per affrontare turbolenze economiche e con prospettive favorevoli, ma qualora si volesse approfondire questo aspetto tecnico rimandiamo alle pagine specifiche:

MPS: https://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/conti-banca-mps-primo-trimestre-2025

MEDIOBANCA: https://www.mediobanca.com/it/investor-relations/risultati-finanziari.html

COMMERBANK: https://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/commerzbank-utile-netto-gruppo-12-nel-primo-trimestre-a-834-milioni-rpt-nRC_09052025_0850_184161775.html

BARCLAYS: https://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/teleborsa/finanza/barclays-aumenta-guidance-su-nii-dopo-primo-trimestre-sopra-le-attese-67_2025-04-30_TLB.html#:~:text=(Teleborsa)%20%2D%20Il%20colosso%20bancario,2%2C5%20miliardi%20di%20sterline%20

BPM: https://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/teleborsa/finanza/banco-bpm-alza-guidance-su-utile-2025-dopo-primo-trimestre-record-163_2025-05-07_TLB.html?lang=it

 

Come sempre, in conclusione, ognuno valuterà se il rapporto RR sarà adeguato al proprio profilo di rischio.


CI TUTELIAMO CON PREMI FISSI+LOW BARRIER

NLBNPIT2LZO4

Lunedì19 Maggio verrà emesso, per fare strike mercoledì 21, questo nuovo Certificato di BNP PARIBAS, con due fra le caratteristiche più difensive che possiamo trovare.

La prima è quella delle cedole incondizionate (Premi Fissi), denominata Fixed: vengono cioè pagate indipendentemente dall’andamento dei sottostanti.

La seconda è la c.detta Low Barrier, vale a dire che la barriera capitale è posta al 40%.
Pertanto due opzioni estremamente difensive che, come sappiamo, contribuiscono a ‘mantenere’ il prezzo del Certificato anche in situazioni di mercato difficili.

E’ noto che esiste anche una terza opzione difensiva, quella denominata AIRBAG, ma che ridurrebbe notevolmente il rendimento se fosse presente contemporaneamente nello stesso prodotto insieme alle altre due sopracitate, a parte qualche rara eccezione.

Per cogliere meglio le differenze, i vantaggi o gli svantaggi del Low Barrier rispetto all’Airbag, rimandiamo all’approfondimento presente sul sito Bloom: https://bloom-events.com/studi/airbag-vs-low-barrier/

SOTTOSTANTI:
PRYSMIAN/ STELLANTIS/ STM/ UNICREDIT

Rendimento: 1% mese (12% p.a.)

Barriera: 40%

Durata biennale: scadenza 1/6/2027

Rimborso anticipato: da Novembre ’25, con trigger 95% e successivo step down -1% al mese fino al 78%.

Sono titoli che già tutti conosciamo bene: Stellantis e STM con gli strike attuali e barriera 40% non dovrebbero creare sorprese.
Prysmian, azienda leader nella produzione di cavi nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni, ha perso il 13/14% YTD ed è senza dubbio esposta alle variabili geopolitiche. Il mercato però ha accolto positivamente l’acquisizione di Channell Commercial Corporation, fornitore leader di soluzioni integrate nell’ambito della connettività negli Stati Uniti, per un corrispettivo di 950 mil di dollari; operazione importante che mira a nuovi settori potenzialmente molto significativi, come quello delle Digital Solution dei data center.

In conclusione abbiamo un prodotto che unisce i vantaggi dei premi fissi (24% incondizionato in due anni, salvo rimborso anticipato) a quelli di una barriera capitale molto bassa (40%) e pertanto fortemente difensiva, con un rendimento (12%) che è raro trovare in questa tipologia di struttura.


Airbag vs Low Barrier

(a cura di Fernando Ciapparoni)

In un portafoglio di certificati che voglia essere sufficientemente protettivo, non possono mancare, oltre ai certificati sugli indici, quelli con Airbag o i Low Barrier. Questo è vero in particolar modo se si prevede un ribasso dei mercati, ma anche se non lo si prevede, perché la cautela non è mai troppa! Infatti, i peggiori ribassi arrivano proprio quando uno meno se lo aspetta; pertanto, avere un portafoglio resiliente ai ribassi è sempre un obiettivo da perseguire.

Prendiamo allora in considerazione i due tipi di certificati appena menzionati. In realtà parliamo dello stesso tipo di certificato, il Certificato a Capitale Condizionatamente Protetto Cash Collect, che in un caso ha l’Airbag, nell’altro ha una barriera molto profonda.

Ho spesso letto discussioni infinite a colpi di calcolatrice se fosse meglio (in termini di protezione) un certificato con Airbag oppure uno Low Barrier. La risposta ovvia per me è…dipende!

Prima di tutto vediamo di capire di cosa stiamo parlando, poi faremo opportuni esempi per confronto, ed infine proporremo una lista di prodotti dei due tipi, frutto di carotaggio su CedLab.

In letteratura spesso troverete scritto che un certificato a capitale condizionatamente protetto con Airbag è un “Low Strike”, creando qualche possibile confusione, nonostante sia tecnicamente corretto, in quanto la performance a scadenza si calcola a partire dallo strike. Qui partiremo dalle seguenti assunzioni:
• Un certificato Low Barrier è un certificato con barriera capitale 35%-45%
• Un certificato è Airbag…se ha l’Airbag 😊

Troveremo inoltre certificati con barriera capitale 40%÷45% e Airbag, in questo caso li considereremo semplicemente Airbag.

Certificati Low Barrier

Il funzionamento dei Low Barrier è semplice: incasseremo la cedola tutte le volte che, alla data di osservazione, il WO è sopra la barriera cedola. A scadenza, se il WO è sopra la barriera capitale, rientreremo dell’intero nominale (più l’ultima cedola), altrimenti otterremo indietro una somma proporzionale alla performance del WO rispetto allo strike.

Esempio: Barclay’s XS2483157769 Barriera Capitale 40% con sottostanti American Airlines (WO a -38,5%), Lufthansa ed Easy Jet:

Se, a scadenza, American Airlines (ipotizziamolo come WO a scadenza), sarà sopra i 6,348 incasseremo, l’intero nominale (100), se sarà sotto, per esempio a 6,3, incasseremo 6,3/15,87 = 39,7% del valore nominale, cioè 39,7 euro. È evidente quale sia il rischio di questo tipo di prodotti: fino a -40% di performance va tutto bene, poi c’è …. l’abisso!

Certificati Airbag con Livello di attivazione uguale alla barriera capitale

Il funzionamento di un Airbag è il seguente: incasseremo la cedola tutte le volte che, nella data di osservazione, il WO è sopra la barriera cedola. A scadenza, se il WO è sopra la barriera capitale, rientreremo dell’intero nominale, altrimenti otterremo indietro una somma ancora proporzionale alla performance del WO, ma a partire dal livello di Airbag cioè: Nominale x (fixing finale / barriera capitale). L’effetto è quindi quello di “ammortizzare” la perdita del sottoscrittore se il WO finisce, a scadenza, sotto barriera.

Esempio: Barclay’s XS2648311640 barriera capitale 50% Airbag 50 con sottostanti Banco BPM, Enel, Stellantis (WO a -51,8%) e Unicredit:

Se, a scadenza, Stellantis (ipotizziamolo come WO a scadenza 😊), sarà sopra gli 8,52 incasseremo l’intero nominale (100), se sarà sotto, per esempio a 8,4, incasseremo 100*(8,4/8,52) = 98,6% del valore nominale, cioè 98,6 euro.

È evidente quale sia il benefit di questo tipo di prodotti: la perdita è ammortizzata.
Come vedete dalla formula però, la curva del rimborso (o della perdita) dopo il valore Airbag è “più ripida” della curva del rimborso (o della perdita) del WO. Mi spiego meglio: a scadenza per ogni punto sotto al 50% del WO andrò a perdere due punti di nominale sul rimborso.

Tipi di Airbag Moltiplicatori e rimborsi

Non tutti gli Airbag sono così: dipende dal livello a cui la protezione Airbag viene attivata.
Di seguito le formule e i moltiplicatori che si applicano in funzione del livello a cui l’Airbag viene attivato (attenzione, non lo scegliamo noi, è imposto dall’Emittente caso per caso, lo trovate sul KID e/o sulle Final Terms):

Come si vede dalla tabella, più l’airbag si attiva in basso più il moltiplicatore è alto e la curva con cui scende il rimborso con WO al di sotto del livello Airbag risulta ripida.
Nel caso esaminato precedentemente, il livello dell’Airbag e la barriera capitale coincidono, ma non è un caso così frequente, spesso la situazione è assai più complessa.

Certificati Airbag con livello di attivazione diverso dalla barriera capitale

Prendiamo ad esempio, , il Vontobel DE000VC653V4 Barriera Capitale 45% Barriera Cedola 60% Airbag 60 con sottostanti Bper, Banca MPS, Stellantis (WO a -35,2%) e Banco BPM. Ecco, questo certificato è “impicciato” assai:

Innanzi tutto, abbiamo due barriere diverse: Cedola e Capitale. Inoltre, la barriera capitale e il livello di attivazione Airbag non coincidono.
Se, a scadenza, Stellantis (ipotizziamolo 😊 come WO a scadenza), sarà sopra i 5,6943 incasseremo l’intero nominale (100). Se sarà sotto, per esempio a 5,6, incasseremo 100*(5,6/7,59) = 73,8% del valore nominale, cioè 73,8 euro.
È evidente quale sia il vulnus di questo certificato. La perdita è sì ammortizzata, ma basta che a scadenza il WO chiude di un tick sotto la barriera capitale e la perdita è assai più consistente del caso precedente.

Confronto Tabellare fra Airbag e Low Barrier

Proviamo a costruire una tabella che, in funzione della performance del WO a scadenza, ci dia il rimborso nei due casi di Airbag e LowBarrier . In questo modo potremmo vedere in quali “range di performance” è più difensivo l’Airbag e in quali il LowBarrier .
Trattandosi di un’analisi di tipo numerico, possiamo ipotizzare di avere due certificati a capitale condizionatamente protetto A e B sugli stessi 3 sottostanti S1, S2 e S3 aventi gli stessi fixing iniziali e ugual durata. L’entità delle cedole è in questa analisi irrilevante.
La prima tabella mette a confronto un Airbag 60 e un Low Barrier 40:

Nel range giallo, (con un WO fino a -40%) i due certificati a scadenza si comportano nello stesso modo. Nel range arancione, (con un WO fra -40,01% e -60%) il Low Barrier è vincente, rimborsando il nominale contro un rimborso che scende da 100 fino a 66,667. Nel range verde (con un WO fra -60,01% e 99,99%) ad essere vincente è l’Airbag che rimborsa sempre e comunque il 66,66% in più del Low Barrier(guarda caso è proprio pari al moltiplicatore, perché la matematica non è una opinione 😊).

La seconda tabella mette a confronto un Airbag 50 e un Low Barrier40:

Nel range giallo, (con un WO fino a -50%) i due certificati a scadenza si comportano nello stesso modo. Nel range arancione, (con un WO fra -50,01% e -60%) il Low Barrierè vincente, rimborsando il nominale contro un rimborso che scende da 100 fino a 80,00. Nel range verde (con un WO fra -60,01% e 99,99%) ad essere vincente è l’Airbag che rimborsa sempre e comunque il doppio del Low Barriercome da moltiplicatore definito in una tabella precedente.

Come già detto, vi sono anche strutture intermedie con Airbag posizionato a 55 e a 65; la logica è la stessa, variano solo i range in cui una soluzione è migliore dell’altra.
Risulta evidente dalle tabelle che, diminuendo il livello di Airbag, diminuisce la zona in cui il Low Barrier è più efficace, 20 punti nella prima tabella, 10 nella seconda.

Possiamo, inoltre, aggiungere che, se ad una delle due strutture aggiungiamo il “Fixed” (cioè, lo stacco delle cedole incondizionato), il montante cedole influenza il calcolo, riducendo, in entrambi i casi, ed a priori, la eventuale perdita indipendentemente dall’andamento dei sottostanti. È evidente che la struttura Fixed ci darà la sicurezza di incassare le cedole, a fronte di un “costo” che paghiamo in termini di minor rendimento complessivo del certificato.

Caso pratico: due Certificati in difficoltà a confronto

Spostiamo ora lo sguardo dalle considerazioni matematiche fatte sino ad ora e diamo un’occhiata al mercato per vedere come si comportano i certificati nella realtà.
Confrontiamo due certificati il cui WO è poco sopra la barriera capitale, uno con Airbag e uno Low Barrier . Entrambi sono assai noti, ed in molti portafogli.

Leonteq CH1358854565 Airbag 50 Softcallable TCM su Banco BPM, Stellantis (WO a -48,8%), STM e Unicredit. Vediamo lo scenario:

Nonostante il WO sia a 2 punti dalla barriera capitale, il certificato quota in BID 918,5 e, con un ulteriore -30% del WO, rimborserebbe 715,9.

BNP Paribas NLBNPIT21AV5 Low Barrier 35 su Banco BPM, Diasorin, Stellantis (WO a -61,6%) e Unicredit. Vediamo lo scenario:

In questo caso nonostante siamo a 9 punti dalla barriera capitale il certificato quota in BID a 68,5 e con un ulteriore -20% del WO (dieci punti di caduta meno del precedente per compensare fittiziamente un punto di partenza più basso) rimborserebbe 30,7.

Pur considerando il fatto che, per via della struttura il primo prende la cedola e il secondo no (la qual cosa penalizza il prezzo) direi che l’Airbag va “meglio” del rivale LowBarrier.
Ciò non vuol dire che vanno acquistati gli Airbag e non i Low Barrier, ma che, in un contesto come quello descritto, l’Airbag sembra tenere meglio le quotazioni.

Si, tutto chiaro, ma cosa posso comprare oggi sul mercato?

Iniziamo dai certificati Airbag. Ad oggi ve ne sono sul mercato 674 così distribuiti:

Di questi, 140 sono Callable (quasi tutti di Leonteq, EFG e BNP Paribas, come era facile aspettarsi). Dalla tabella si vede come in questo caso i maggiori 6 emittenti di certificati a capitale condizionatamente protetto si dividono il mercato degli airbag in maniera quasi paritaria, non c’è quindi un emittente driver di mercato per questa tipologia di certificati.

Sui 674 certificati airbag analizzati, per ottenere delle tabelle significative in termini di qualità, il taglio effettuato è doppio: uno sul buffer barriera capitale (ho tagliato tutti i certificati con buffer capitale < 30%) e uno sul payoff (ho tagliato tutti i certificati con rendimento annuale <10%). Inoltre, ho ripulito la lista dai certificati che andranno in autocall a breve o che sono softcall con due cedole nel prezzo che non avrebbe senso acquistare oggi.
Al solito non troverete né reverse né certificati in dollari, e il rendimento annuale è ricalcolato sulla base del prezzo ask di venerdì 9 maggio 2025.
La lista completa, con in blu il rendimento annuo ricalcolato ed in arancione il buffer barriera suddivisa in sotto tabelle (buffer >30%, buffer >35%, buffer > 40%, buffer>45% e buffer>50%), la trovate qui (link al file excel). Come sempre la lista è ordinata per scadenze crescenti ed hyperlinkata su Cedlab.

Per quanto riguarda i certificati LowBarrier, ve ne sono oggi 289 sul mercato (avendo eliminato gli Airbag) così distribuiti:

La prima considerazione che faccio è che la scelta è minore (sono meno della metà) rispetto agli Airbag (questa considerazione rimarrebbe tale anche considerando gli Airbag a barriera capitale 40% come LowBarrier ). Inoltre, dall’analisi dei certificati, i sottostanti utilizzati nei Low Strike sono mediamente più speculativi (volatilità più alta) ed il certificato è spesso di tipo “Fixed” o “Express” (tutti i Mediobanca). In altre occasioni sono simili a dei certificati a capitale protetto: hanno cedola annuale bassina e due indici barriera 40% come sottostanti. Come si vede dalla tabella, la parte del leone la fanno BNP Paribas e Unicredit, con Goldman Sachs padrona dei Low Barrier35%.

Sui 289 certificati low barrier analizzati, per ottenere delle tabelle significative in termini di qualità, il taglio effettuato è doppio, uno sul buffer barriera capitale (ho tagliato tutti i certificati con buffer capitale < 30%) e uno sul payoff (ho tagliato tutti i certificati con rendimento annuale <10% eccetto pochi a scadenza breve). Inoltre, ho ripulito la lista dai certificati che andranno in autocall a breve o che sono softcall con due cedole nel prezzo, che non avrebbe senso acquistare oggi.
Al solito non troverete né reverse né certificati in dollari e il rendimento annuale è ricalcolato sulla base del prezzo ask di venerdì 9 maggio 2025.
La lista completa, con in blu il rendimento annuo ricalcolato ed in arancione il buffer barriera suddivisa in sotto tabelle (buffer >30%, buffer >35%, buffer > 40%, buffer>45% e buffer>50%) la trovate qui (link al file excel). Come sempre la lista è ordinata per scadenze crescenti ed “hyperlinkata” su Cedlab.

Buon gain a tutti.

[fonte dati ed alcune immagini: Cedlab; elaborazione dati e grafici: F.Ciapparoni]


TORNIAMO AI LOW BARRIER

CH1423921183

Verrà emesso il 16 maggio questo nuovo Certificato di Leonteq, con struttura difensiva.

 

Si tratta infatti di un Low Barrier, vale a dire con barriera al 40%.

La struttura è quella solita dei softcallable (eventuale rimborso a discrezione dell’emittente), e i sottostanti sono bancari paneuropei molto solidi.

 

BNP PARIBAS (barriera a 31,63)

BARCLAYS (barriera a 126,7)

COMMERZBANK (barriera a 10,4)

BANCO BPM (barriera a 4,12)

 

Rendimento: 1% al mese (12% p.a.)

Possibile Rimborso Anticipato (a discrezione dell’emittente) dal mese di Settembre ‘25

Scadenza triennale 9/5/’28.

 

In un periodo come questo, dove regna l’incertezza geopolitica e macroeconomica, riteniamo sia opportuno tutelarsi con prodotti difensivi e sottostanti solidi, senza rinunciare a rendimenti significativi.


Gran Gala di Sciabola

Bloom Events è sponsor dell’evento GRAN GALA DI SCIABOLA

lunedì 12 maggio al Teatro Duse di Bologna

Qui di seguito il comunicato stampa.

 

IL PLURIMEDAGLIATO OLIMPICO LUIGI SAMELE PORTA LA SCHERMA IN TEATRO

Un format innovativo, che coniuga sport e spettacolo, andrà in scena al Teatro Duse di Bologna Lunedi 12 maggio alle ore 20,00.

Da un’idea di Luigi Samele, tra gli sciabolatori italiani più forti di sempre, con 4 medaglie conquistate in 3 edizioni diverse delle Olimpiadi e 72 podi in Coppa del mondo, nasce il “Gran Gala di Sciabola”.

Quattro atleti della nazionale maschile di sciabola, capitanata da Luigi Samele, e quattro della nazionale femminile si sfideranno in una avvincente competizione in teatro, per conquistare il trofeo del Gala al termine di una serata di assalti ad alta intensità agonistica.

Luigi Samele, foggiano classe 1987, ha scelto da anni Bologna come città del cuore e di residenza: qui vive, si allena ed è atleta di punta della Virtus Scherma Bologna. Vanta un palmares agonistico ineguagliabile nella sua specialità, fatto di 4 medaglie olimpiche – l’ultima, di bronzo, conquistata a Parigi 2024 – 5 medaglie mondiali e 8 europee, oltre a 3 titoli italiani consecutivi.

Compagno di vita e di pedana di Olga Kharlan, leggenda della nazionale Ucraina di sciabola e vincitrice dell’oro olimpico a Parigi, Luigi si lancia ora in questa nuova sfida, che punta ad avvicinare la scherma al grande pubblico: bambini e adulti possono vedere sfidarsi dal vivo e dalla magica cornice di un palco teatrale alcuni dei più grandi campioni italiani di scherma di sempre.

A contendersi il successo con Luigi Samele nel Galà del 12 maggio saliranno in pedana Michele Gallo, Matteo Neri e Marco Mastrullo, tutti atleti tesserati per Virtus Scherma Bologna, che hanno all’attivo un prestigioso palmares internazionale. Nella Categoria femminile a darsi battaglia saranno invece le olimpioniche Michela Battiston e Martina Criscio, oltre a Gaia Carafa e Alessandra Nicolai, anch’esse con una ricca bacheca di trofei conquistati.


UN INTERESSANTE MIX BANCARI/ASSICURATIVI

IT0006768938

E’ stato emesso giovedì 8/5/’25 e farà strike il 14/5 questo nuovo Certificato di Marex che rappresenta un’interessante diversificazione sui titoli finanziari e con un ottimo rendimento.
Si tratta di un classico Phoenix Memory Autocall con durata triennale (scadenza 24/5/’28) che ha come sottostanti due bancari e due assicurativi:
UBS GROUP/ CITIGROUP/ AXA/ PRUDENTIAL PLC

Rendimento: 1,15% al mese (13,8% p.a.)
Barriere: 50% capitale e 55% cedole
Rimborso Anticipato da Novembre ’25 con successivo step down -1% al mese fino al 71%.
Ubs, Citi e Axa sono titoli noti agl’investitori.

Prudential PLC è un gruppo di servizi finanziari e assicurativi con sede a Londra e molto presente a Hong Kong, Singapore, Malesia, Indonesia; con una capitalizzazione di mercato di 21,7 miliardi di GBD e con 15412 dipendenti.
Reuters ha annunciato il 29/4/’25 un “aumento del 12% dei profitti nel primo trimestre, in quanto la compagnia assicurativa focalizzata sull’Asia ha beneficiato delle ottime performance nei suoi segmenti di Hong Kong e Cina”.
La società quotata sia a Londra che a Hong Kong ha registrato un utile netto di 608 milioni di dollari nel primo trimestre 2025.
Hong Kong, la sua attività di punta, ha registrato una crescita a due cifre, l’Indonesia stabile, mentre Singapore si è espansa nei canali di distribuzione sia assicurativi che bancari; solo in Malesia è stato registrato un calo dei profitti.
Eastspring, la divisione di gestione patrimoniale dell’azienda, ha dichiarato fondi in gestione pari a 256 miliardi di dollari, in leggero calo rispetto ai 258 miliardi di dollari di fine 2024.
Inoltre l’Amministratore delegato ha dichiarato che ‘l’attuale incertezza tariffaria non ha un impatto diretto sulla nostra attività’

In conclusione: certificato utile anche in ottica di diversificazione sui titoli finanziari e con rendimento e protezione molto significativi.

 

 

 


NUOVO CERTIFICATO SU INDICI

IT0006768896

Esce oggi e farà strike stasera questo nuovo certificato su INDICI di Marex.

Sottostanti: S&P 500/ NASDAQ 100/ NIKKEI 225/ EUROSTOXX BANKS.

 

Rendimento: 0,84% al mese (10.08% p.a.)

Barriere 50%

Rimborso anticipato dal terzo mese (5/8/25) con successivo step down -1% al mese fino al 71%

Scadenza 16/2/28

 


GLI ONE STAR SI RINNOVANO

Il 30 Aprile BNP Paribas ha emesso una nuova serie di Certificati One Star.

Rammentiamo a tutti che la caratteristica difensiva di questa opzione consiste nel fatto che a scadenza viene rimborsato il capitale anche nel caso in cui un sottostante chiuda sotto il livello barriera, a condizione che la quotazione di almeno uno degli altri sottostanti sia pari o superiore al Livello One Star (c.d. Effetto One Star)
Ed è proprio in questo Effetto One Star che consiste la novità di questi nuovi certificati: normalmente, finora, era riferito al 100%, mentre in questi prodotti appena emessi questo Effetto varia, potendo essere al 85%…al 90%…al 95%.

Facendo pertanto riferimento ai quattro Certificati di questa nuova selezione che hanno l’Effetto One Star all’85%, significa che, sempre a scadenza, il capitale è integralmente rimborsato, nel caso in cui un sottostante finisca sotto barriera, purchè uno degli altri titoli non abbia perso piu del 15%.
Si aggiunge pertanto un’ulteriore opzione difensiva.

Rimandiamo alla pagina del sito Bnp per tutti gli approfondimenti del caso e per visionare singolarmente i vari certificati:
One Star Step-Down Cash Collect Certificate – BNP Paribas


INDICI PER TUTTE LE STAGIONI

In questo momento di mercati turbolenti in balia della geopolitica, dove il rischio di recessione o stagflazione è come una moneta lanciata in aria, i Certificati su Indici trovano sempre il loro posto nei ptf.
Ecco allora un paio di novità interessanti, una di Marex e l’altra di BNP Paribas.

IT0006768730
Questo prodotto di Marex ha una peculiarità nuova per sottostanti come questi, vale a dire la breve durata (un anno)
Sarà emesso il 30 Aprile e farà strike il 2 Maggio.
La scadenza sarà il 12/5/’26.
Sottostanti: S&P 500/ NIKKEI 225/ SWISS Market Index/ EUROSTOXX BANKS
Rendimento: 0,778% al mese (9,34% p.a.)
Barriere 60%
Rimborso anticipato dal terzo mese (Agosto ’25), con successivo step down -1% al mese (fino al 92%).
La durata breve su Indici può interessare o meno, ma è sempre una possibilità in più per gli investitori che temono orizzonti a nubi oscure.
Ma non mancano le alternative

NLBNPIT2L222
Ed ecco quella di BNP Paribas.
Verrà emesso e farà strike il 30 Aprile
Scadenza: 11/5/’28
Sottostanti: FTSE MIB/ S&P 500/ NASDAQ 100/ EUROSTOXX BANKS
Rendimento: 0,85% al mese (10,2% p.a.)
Barriere: 60%
Rimborso anticipato dal terzo mese (Luglio ’25) e successivo step down -1% al mese (fino al 68%).
Sia la presenza dell’indice settoriale Banks che le barriere al 60%, presenti in entrambi, sono oggi ‘necessari’ per esprimere un rendimento più che dignitoso.


Recap del 28 aprile 2025

RECAP DI CERTIFICATI CON PREZZI ANCORA INTERESSANTI

1) CH1409710469: ottimo certificato Leonteq con barriera al 50%, (di fatto è al 40%), con 3 bancari Europei e rendimento del 12% annuo
2) CH1290288732: altro ottimo certificato Leonteq con barriera al 50% (di fatto è al 40% su BNP e ancora più bassa sui restanti 3 titoli) su 4 bancari misti Europa, con rendimento cedolare del 10% annuo e costa 1010, ma stacca cedola il 2 maggio.
3) IT0006768177: già famoso Marex sugli indici con barriera al 50%, rendimento cedolare del 9,20% annuo, costa 989,60 e stacca cedola domani, per cui oggi è l’ultimo giorno utile per percepire la cedola.
4) NLBNPIT2CPT3: certificato Low Barrier Callable di BNP con barriera al 45% su 4 sottostanti bancari Italiani (tutti sopra strike). Rendimento cedolare del 11,52% annuo e costa 98;40 (prezzo interessantissimo).