(a cura di Fernando Ciapparoni)

15 settembre 2025

Premessa

L’ultimo triennio è stato abbastanza “felice” per i mercati mondiali. Chi si è affacciato dopo il Covid ai mercati finanziari ha vissuto un lungo periodo di indici in continua crescita, con poche eccezioni (esempio il settore auto nell’ultimo anno). Il settore bancario, in particolare, è stato avvantaggiato da una serie di fattori, fra tutti sicuramente l’innalzamento dei tassi e il risiko bancario, che ha portato ad una serie di possibili aggregazioni, che hanno rafforzato il sistema bancario e tenuto “su” le quotazioni. Basta dare una occhiata all’indice Eurostoxx Banks per rendersene conto:

In tre anni è più che raddoppiato! Ciò nonostante, ritengo che vi siano ancora buone opportunità da cogliere con i certificati di investimento, un po’ per il mercato in sé, ma molto per la capacità degli emittenti di costruire ancora prodotti protettivi con cedole di tutto rispetto. Ma attenzione: non è oro tutto quello che luccica. Dobbiamo avere cautela, perché una tempesta è sempre all’orizzonte; non tanto per la situazione europea in sé, quanto per un possibile contagio da quella americana che, nonostante i (o a causa dei) dazi, inizia a scricchiolare.

Basket di riferimento, volatilità e prezzo attuale

Di seguito il basket di riferimento con la volatilità di oggi in relazione a quella di qualche tempo fa:

Come potete vedere volatilità in picchiata in tutto il settore!
Per capire in che “momento” di prezzo siamo, è utile, invece, esaminare la tabella seguente, che riporta, per gli stessi sottostanti, il prezzo attuale e la forchetta di prezzo (minimo e massimo) delle ultime 52 settimane di Borsa:

Va bene, ma cosa compro?

La conferma che questo sia un settore fortemente battuto dagli emittenti lo dà il numero di certificati attualmente acquistabili sul mercato con i sottostanti che abbiamo esaminato: 3.132.

Li guardiamo tutti? Anche no, non ce ne è bisogno e rinunceremmo presto.

Per prima cosa, selezioniamo solo quelli che hanno come WO uno dei sottostanti nelle precedenti tabelle, in modo da “puntare” proprio sul settore banche e non su altro. Ricordo, infatti, che avere un certificato con tre banche e Stellantis come WO vuol dire avere un certificato su Stellantis e non sulle banche 😊. Leviamo poi i prodotti reverse e quelli in dollari e mettiamo un taglio sul rendimento cedolare minimo del 9%. Otteniamo così poco più di 450 prodotti.

A questo punto, giocando sul buffer barriera, si verifica una situazione particolare ed anche insolita. Generalmente, in tutti gli articoli in cui ho allegato una o più tabelle di prodotti, ho sezionato i prodotti scelti per buffer partendo da valori 25% o 30%. In questo caso, selezionando buffer barriera > 20% o > 35% (ma anche 40%!) si ottiene quasi lo stesso numero di prodotti.

Questo è dovuto a due fattori: da un lato la significativa salita dei sottostanti, che li ha “allontanati” dagli strike generando buffer significativi, dall’altro, l’impegno degli emittenti a creare nuovi prodotti con barriere profondissime (anche 30%), proprio per rendere i prodotti resilienti rispetto ad un potenziale crollo dei mercati. Il bello (per noi risparmiatori) è che i rendimenti dei prodotti sono rimasti assai alti (anzi forse sono cresciuti!), approfittando della prezzatura delle opzioni. Va comunque detto che alcuni prodotti recentemente emessi hanno una probabilità di richiamo a brevissimo molto alta (struttura fast che parte da 95 oppure fast con 3 punti al mese di step down etc.) a fronte di una gran cedola. Ma va bene lo stesso: facciamo un investimento di breve, incassiamo e passiamo al successivo 😊.

Dal paniere di certificati ottenuto ho tagliato, inoltre, quelli con payoff minore di 9,5% ed ho ripulito la lista dai certificati che andranno in autocall a breve che non avrebbe senso acquistare oggi. Al solito non troverete né reverse né certificati in dollari e il rendimento annuale è ricalcolato sulla base del prezzo ask di venerdì 12 settembre 2025.

Personalmente mi orienterei su prodotti ad elevato buffer (per quanto scritto sopra) o con struttura airbag. Con un po’ di pazienza troverete molti prodotti accattivanti.

La lista completa, composta da 214 prodotti, con in rosso il rendimento annuo ricalcolato ed in blu il buffer barriera suddivisa in sotto tabelle come segue:

  • Per buffer >35%, 40%, 45%, 50>%, 55%
  • Airbag
  • Softcall
  • Payoff > 12%, >15%

la trovate Qui (file excel). Come sempre la lista è ordinata per scadenze crescenti ed hyperlinkata su Cedlab.

Buon gain a tutti.