I certificati a capitale protetto, solitamente, sono trappole, per gli utenti meno esperti, perché fanno ‘ingessare’ il capitale per lunghi anni senza avere un ritorno quantomeno accettabile.
Come in tutte le cose esistono naturalmente delle eccezioni, in questo caso rappresentata dal nuovo Certificato a Capitale Protetto di Leonteq, emesso recentemente.

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Perchè eccezione? Per il fatto che il sottostante non è il solito Eurostoxx Select Dividend, in cui tutto il guadagno va nei dividendi, bensì un Indice proprietario denominato Leonteq Dynamic Income Fund 4% RC Index.
Direttamente dalla scheda dell’Indice:
Obiettivo dell’indice
L’indice mira a ottenere un rendimento extra tramite un’allocazione variabile a un unico fondo comune di investimento, che investe prevalentemente in obbligazioni emesse da società e governi di tutto il mondo.
Descrizione
L’esposizione variabile è dovuta al meccanismo di controllo della volatilità integrato, che mira a fissare la volatilità annualizzata al 4%. Inoltre, consentendo un’esposizione efficiente in termini di costi, ciò può anche ridurre l’esposizione ai drawdown. Quando la volatilità realizzata del paniere è inferiore al 4%, l’indice consente un’esposizione con leva finanziaria, fino a un massimo del 200%. L’indice è calcolato su base “excess return”, il che significa che la performance della percentuale di esposizione investita nei fondi comuni di investimento è ridotta dell’accumulo giornaliero del tasso privo di rischio a breve termine. Il fondo nell’indice è il Man Funds plc – Man GLG Dynamic Income Fund.

Quali sono le peculiarità?
1) Innanzitutto la capacità dimostrata finora dal gestore del Fondo obbligazionario (IE000I709Y18) di ottenere dal 2022 performance davvero straordinarie: in sostanza si tratta di un mini hedge fund che compra continuamente titoli con spread compressi in base al ciclo di mercato, da investment grade a high yield e MBS, in tutto il mondo. Infatti il rendimento medio annuo dell’Indice è nell’ordine del 16,9% (tutti i dati dettagliati sono riportati nella scheda dell’indice, qui il link);
2) Altra peculiarità è quella di fissare la volatilità annualizzata al 4% (4% RC, Risk Control), il che si traduce in una ridotta oscillazione dei pricing del certificato;
3) Leonteq applica su questo certificato una Partecipazione Up del 150% (ad es.: il valore del sottostante/Indice, al momento della stesura dell’articolo, è 1660 e il prezzo del certificato 997,97; se, a scadenza, fra due anni, il sottostante/Indice fosse cresciuto, ad esempio, del 10% tale valore sarebbe 1826, con il prezzo del certificato a 1163; pertanto con un rendimento del 16,5% in due anni (da Analisi di Scenario di CedLab), impensabile per un certificato a capitale protetto. Se, sempre come esempio, l’incremento a scadenza fosse del 20% il rimborso sarebbe al prezzo di 1314, con un rendimento del 31,7% in 24 mesi);
4) Durata: questo certificato a cap protetto ha una scadenza fra due anni (22/7/27), a differenza di tutti gli altri che hanno una durata di quattro o cinque anni;
5) Ripeto: essendo a capitale Protetto, il rimborso minimo a scadenza sarà sempre 1000, anche se l’Indice sottostante si azzerasse;
6) Essendo un certificato, ha un’efficienza fiscale e l’eventuale gain potrà anche servire per le eventuali minus presenti nello zainetto fiscale nel 2027;
7) Non c’è rischio valutario perchè protetto dall’opzione Quanto (copertura rischio cambio)

Abbiamo pertanto un Certificato a Capitale Protetto, di breve durata, con possibilità di rendimento superiore a tutti gli altri appartenenti a questa tipologia di struttura e con rischio “zero” (solo quello dell’emittente, come per tutti certifcati).

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