Negli ultimi tempi si è notata una ‘insistente’ richiesta di prodotti con sottostanti titoli petroliferi da parte dei risparmiatori.

Proprio per rispondere a questa domanda, è sul mercato da oggi 10 ottobre questo Certificato CH1484609487 (Fixing il 7/10).

SOTTOSTANTI: BP PLC/ CHEVRON/ ENI/ REPSOL

RENDIMENTO. 1% al mese (12% p.a.)

BARRIERE: 60% sia per il capitale che per il flusso cedolare

STRUTTURA SOFTCALLABLE

SCADENZA: 3/10/2028

MF GPT: “BP menzionata in relazione a una ‘partita doppia in Libia’ insieme ad ENI, dove l’azienda riapre la sede nel paese per riqualificare alcuni giacimenti; inoltre è tra ii gruppi internazionali iscritti al ‘Big Round 2025’ per le licenze esplorative in Libia. Gli analisti di Berenberg mantengono un rating buy su BP. CHEVRON è stata coinvolta in un accordo per riprendere la produzione e l’esportazione di petrolio pesante venezuelano e anch’essa iscritta al ‘Big Round 2025’, valutazione attuale: ben prezzata; su REPSOL Berengerg ha mantenuto un rating buy, aumentando il target price grazie alle prospettive favorevoli per i margini di raffinazione. In generale, il settore energetico continua ad essere dinamico, con le aziende che cercano di bilanciare le attività tradizionali di petrolio e gas con investimenti nelle energie rinnovabili e l’adattamento ad un contesto geopolitico in evoluzione”.

Ancora: “il prezzo del petrolio è attualmente caratterizzato da una certa volatilità; nonostante le scorte di greggio negli USA siano aumentate, il mercato sembra ignorare i timori di eccesso di offerta grazie ai tagli OPEC+ e alle limitazioni dei flussi di greggio russo. Ma c’è anche chi fa presente possibili aumenti di produzione, sempre da parte OPEC+, con previsioni di un incremento di 137000 barili al giorno da Novembre, e questo potrebbe portare un calo dei prezzi nel breve, anche se i fondamentali del mercato dovrebbero fornire un supporto strutturale”.

Tornando al nostro Certificato, abbiamo dato un’occhiata a quello che è attualmente presente sul mercato con sottostanti petroliferi, ma non abbiamo trovato nulla di particolarmente interessante e con rendimenti nettamente inferiori. Uniche eccezioni: XS2912723041 (cedole 3,1% trimestrali ma con Saipem che sappiamo essere indigesta a molti per le note vicende passate) e CH1484606517 (che paga 1,167% al mese ma con un titolo, Philips 66, che è una multinazionale USA indicata tra le aziende che potrebbero essere influenzate dai dazi del Trade Expansion Act)

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