7 novembre 2025
(a cura di Fernando Ciapparoni)
Premessa
L’obiettivo di questa serie di articoli, chiamati stock picking, è quello di andare a ricercare prodotti con worst of “diversi” dal solito, per bilanciare adeguatamente il nostro portafoglio.
Non possono mancare, in un portafoglio bilanciato, certificati con sottostanti di oltre oceano, sebbene, secondo me, in maniera ridotta e “ben pensata”.
Il mercato USA è, infatti, storicamente più volatile di quello europeo e molti titoli sono spesso soggetti ad improvvise cadute, che mettono in difficoltà i nostri prodotti. Di qui rendimenti attesi in generale “alti”. Se volete sapere la volatilità implicita dei sottostanti che state analizzando, potete prendere come riferimento l’articolo sulla volatilità pubblicato da me recentemente.
Gli emittenti si divertono, infine, ad inserire, nella strutturazione di alcuni prodotti, dei sottostanti davvero naif con volatilità assurde e rendimenti da casinò, che tendono ad ingolosire gli investitori ma che, a mio parere, vanno lasciati dove stanno o, quantomeno, relegati all’1% del capitale investito. Ricordiamo che un certificato che pesa 1%, se si brucia, incide mediamente sul payoff del 10% del capitale.
Metodo di selezione
La selezione poteva essere fatta in tanti modi diversi, io ho preferito, per rigorosità, applicare lo stesso schema degli altri articoli sullo stesso tema.
Ho cercato, quindi, tutti i certificati con determinate caratteristiche che hanno “quel sottostante” come worst of. Non vi sorprendete quindi di non trovare un sottostante che ritenevate ci dovesse essere. Semplicemente o non era il worst of di alcun prodotto o, se lo era, usciva dai parametri di selezione.
Per chiarezza nella selezione non troverete certificati reverse o in dollari e con buffer capitale/cedola minore del 25% e con payoff annuo minore del 9%.
Ricordo infine che, sebbene siano tutti sottostanti quotati in dollari, questi certificati sono quotati in euro e non sono sottoposti al rischio del cambio.
In fondo all’articolo troverete i link ai file excel, probabilmente più comodi.
Conclusioni e File
Sono sicuro che qualcosa di buono avete trovato. Come avrete notato il buffer barriera che ho impostato nella ricerca non è sempre lo stesso, analogamente il payoff minimo per “entrare in classifica”. Per payoff troppo bassi non è questo, a mio parere, lo strumento adatto per investire i propri risparmi. Mi sono, in ogni caso, tenuto largo su entrambi i selettori, in modo da soddisfare investitori con diverse propensioni al rischio.
I certificati che verranno richiamati con ragionevole certezza alla prossima osservazione sono stati scartati.
Le tabelle complete Stock picking USA le potete trovare Qui (link al file excel) in cui come sempre i certificati sono elencati per scadenza crescente, con il buffer barriera in blu e il rendimento annuo in rosso ricalcolato sulla base dell’ask di venerdi 7 novembre 2025.
Buon gain a tutti.
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