Ogni tanto pensiamo sia corretto diversificare gli investimenti, lasciando da parte i pur ottimi titoli bancari ma senza addentrarci in percorsi tortuosi o particolarmente volatili.

In quest’ottica le utility crediamo rappresentino ancora una buona opportunità, senza rinunciare a discreti rendimenti, pur in presenza di una volatilità intorno ai 17/18.

Esce giovedì 31 luglio questo nuovo Certificato di Leonteq, che ha fatto fixing il 28/7:

CH1467579970

I sottostanti sono:

  • ENEL: strike 7,7 barriera 3,85
  • NEXTERA ENERGY: strike 71,34 barriera 35,67
  • VESTAS WIND SYSTEMS: strike 122,9 barriera 61,45

RENDIMENTO: 1% al mese (12% p.a.)
Barriera capitale e trigger cedola: 50%
RIMBORSO ANTICIPATO (autocallable): dal 24 novembre con trigger 100%, e successivo step down -1% al mese fino al 69%
SCADENZA: 24/07/2028
VOLATILITA’ IMPLICITA MEDIA: 28,6%

NextEra Energy la conosciamo già, in quanto sottostante di altri certificati che abbiamo trattato recentemente; negli ultimi cinque anni il titolo ha avuto il minimo a 50,24 USD, pertanto ben lontano dalla barriera 35,67

Due parole su Vestas, non nota a tutti.
Si tratta di un’azienda danese, leader nella produzione di turbine eoliche (la più grande al mondo, capitalizza 190 miliardi di euro e con 36000 dipendenti), su cui gli analisti di JP Morgan hanno espresso, due giorni fa, un giudizio positivo, con target price 161 DKK, mettendo in luce le opportunità offerte dal settore eolico.
Sempre recentemente Recharge News riporta che “la recente evoluzione del mercato eolico offshore negli Stati Uniti ha avuto un impatto positivo sul titolo, ma anche che Vestas è meglio preparata per affrontare le sfide rispetto ad altri competitor come GE”.
L’aumento delle consegne di turbine eoliche sta favorendo i risultati dell’intero esercizio, ma è anche vero, come sottolineato da Kepler, che rimane l’incertezza politica come fattore di rischio a breve termine.
In sintesi, Vestas è un’azienda in crescita ma che dovrà adattarsi alle condizioni del mercato e alle politiche governative, soprattutto europee.
La barriera a 61,45 rimane comunque molto difensiva, in quanto mai raggiunta e nemmeno sfiorata negli ultimi cinque anni (valore minimo nel quinquennio 86,1 DKK)
Vestas Wind rilascerà il prossimo report sugli utili il 13 agosto.

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